Flessibilità
Dal punto di vista della scienza, nessuno studio ha dimostrato che la flessibilità migliora le prestazioni atletiche o riduce il rischio di lesioni. Tuttavia, sono stati osservati diversi benefici sulla biomeccanica dei corridori che praticano esercizi di stretching, come una corsa più fluida ed efficiente.
Qual è il momento migliore per fare stretching?
È importante sapere che ci sono tempi migliori di altri per lo stretching. Spesso, dopo un intenso allenamento ad intervalli o una corsa di lunga distanza, le fibre muscolari possono presentare microstrappi. Si consiglia quindi di attendere almeno quattro ore dopo uno sforzo intenso e 24 ore dopo uno sforzo molto intenso. Il momento migliore per allungare i muscoli è durante i giorni di recupero o dopo un allenamento di breve durata e a bassa intensità. Inoltre, non è consigliabile allungare un muscolo a freddo. Per quanto riguarda la frequenza, si raccomanda di fare stretching almeno due volte a settimana.
In caso di lesione, non è consigliabile allungare un muscolo gravemente rigido o doloroso.
Stretching dinamico
Lo Stretching dinamico consiste in oscillamenti controllati di gambe e braccia che ti portano gradualmente ai limiti della tua gamma di movimento. In allungamenti dinamici, non ci sono slanci o "scatti". Un esempio di stretching dinamico sarebbero oscillamenti lenti e controllati di gambe, braccia, o torsioni del tronco.
Stretching attivo statico
Un allungamento attivo è quello in cui si assume una posizione e poi la si mantiene senza alcun supporto che non sia quello di usare la forza dei muscoli agonisti. Per esempio, portare la gamba in alto e tenerla così senza niente (eccetto i muscoli delle stesse gambe) che mantenga la gamba in quella posizione distesa. La tensione degli agonisti in un allungamento attivo aiuta a rilassare i muscoli che vengono allungati (gli antagonisti) tramite l'inibizione reciproca.
Lo stretching attivo aumenta la flessibilità attiva e rafforza i muscoli agonisti. Gli allungamenti attivi sono di solito piuttosto difficili da tenere per più di 10 secondi e raramente c'è il bisogno di tenerlo per più di 15 secondi.
Stretching passivo
Lo stretching passivo è detto anche stretching rilassato, o stretching statico passivo. In un allungamento passivo si assume una posizione e la si mantiene con una qualche altra parte del corpo, o con l'aiuto di un partner o qualche attrezzo. Ad esempio, portare in alto la gamba e tenerla su con la mano.
Lo stretching rilassato va molto bene anche come "Raffreddamento" dopo un allenamento e aiuta a ridurre la fatica e indolenzimento muscolare post allenamento.
Mobilità
La mobilità delle articolazioni influenza la fluidità e l'efficienza dei movimenti. Una migliore mobilità delle articolazioni migliora il processo di sprint e aiuta ad assorbire meglio l'impatto sulle articolazioni.
Quando devono essere eseguiti gli esercizi di mobilità?
Gli esercizi di mobilità possono essere integrati nella procedura di riscaldamento prima di andare a correre. Questo è un ottimo modo per preparare il corpo prima dell'allenamento. La durata di ogni esercizio è di 30-60 secondi. Questi devono essere eseguiti in modo fluido, senza forzare.
Negli esercizi per la mobilità articolare, i muscoli e le relative articolazioni sono portati a sfruttare al massimo il loro range di movimento completo, ciò che in inglese è definito full range of motion. Il corpo diventa più resistente agli stimoli esterni e meno soggetto a lesioni.
Quali sono i benefici del training di mobilità?
Migliora la mobilità attiva.
Migliora la posizione delle articolazioni.
Migliora la lubrificazione del tessuto connettivo (fasce).
Il raggio di movimento diventa più ampio.
Corregge e previene le posture scorrette.
L’allenamento diventa più efficace.
L’esecuzione degli esercizi e la tecnica diventano più pulite, e dunque più efficienti.
Il benessere generale aumenta.
Compensa le tensioni quotidiane.