Perché correre una maratona, dal libro “Runningsofia. Filosofia della corsa”

29 lug 2020

Vi presentiamo  il sesto e ultimo brano estratto da “Runningsofia. Filosofia della corsa”, scritto da Claudio Bagnasco - fondatore e gestore di Bed&Runfast - e pubblicato dal Melangolo nell’ottobre del 2019 (prefazione di Fulvio Massini).

Il volume, che ha riscosso un ottimo successo di pubblico e critica, è recentemente andato in ristampa.

 

 · Perché correre una maratona

Iniziare un programma di allenamento per una maratona significa incamminarsi lungo un sentiero che, come abbiamo appena visto, ci condurrà da un’altra parte.

Per gli amatori modesti come me, quattro allenamenti settimanali sono sufficienti; ma preparare una maratona significa anche curare alimentazione e riposo. E molto altro.

Significa imparare a programmare, ad attendere, a posticipare il piacere, oggi che – non serve essere un sociologo per accorgersene – siamo votati a un soddisfacimento immediato di ogni desiderio, con buona pace di Sigmund Freud. Preparare una maratona significa inoltre che per provare a ottenere un risultato, ancora lontano nel tempo e che non abbiamo alcuna certezza di raggiungere, occorre faticare con costanza per settimane, facendosi assalire più e più volte da dubbi sulla sensatezza della nostra avventura.

Preparare una maratona detta perciò una regola severa: non c’è quasi mai proporzione tra l’impegno profuso e ciò che quell’impegno potrebbe far ottenere. Ecco perché sono convinto che tutti debbano (e tutti possono, purché idonei a ottenere il certificato medico per l’attività sportiva agonistica) correre almeno una maratona nella vita.